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Cosa fare per essere accolti

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Procedure relative all’accesso e all’erogazione del servizio

        La procedura di accoglienza inizia con la richiesta (in genere telefonica) di un colloquio preliminare da parte di Ser.D, famigliari e/o diretti interessati. 

In questo primo colloquio, che è fissato in orario e giorno concordati, senza particolari formalità e senza tempi d’attesa, vengono poste le basi per l’eventuale successiva accoglienza; viene fatto un quadro della situazione; viene valutata la reale determinazione del (della) richiedente; vengono fornite informazioni sul Percorso Pedagogico-riabilitativo, sulle metodologie adottate, sulle regole da rispettare e sull’iter di preaccoglienza da seguire; viene indicato – ove la richiesta sia diretta –  di prendere contatto con il Ser.D di riferimento per un iter concordato.

La frequenza dei colloqui viene determinata sulla base dell’individuazione degli specifici bisogni dei singoli.

Di fatto l’ammissione al Percorso Pedagogico-riabilitativo inizia già con i colloqui preliminari, che di tale percorso costituiscono parte integrante.

 

Tempi d’attesa per l’accoglienza.

          Per l’ingresso in Comunità, l’interessato/a viene inserito/a, senza tempi d’attesa, nel Percorso di preaccoglienza (già prima fase del Programma) basato su colloqui telefonici quotidiani, a fascia oraria predefinita, su chiamata del richiedente. Lo scopo di questi colloqui telefonici quotidiani è quello di:

  • favorire ogni giorno l’orientamento del pensiero alla decisione d’ingresso;
  • rinnovare con se stessi l’impegno preso, attraverso un’azione concreta di conferma quotidiana;
  • accrescere e consolidare la determinazione attraverso la cosciente formulazione e il conseguente auto-ascolto del messaggio ripetuto ogni giorno;
  • creare un riferimento stabile ed organizzato ad orario, che predisponga alla necessità di seguire regole;
  • far prendere atto all’interessato/a della positiva dimostrazione di essere in grado di guadagnarsi l’accesso alla fase del Percorso Residenziale;
  • approfondire la conoscenza umana fra operatore e soggetto;
  • garantire un costante aggiornamento, in tempo reale, sull’evolversi delle dinamiche in atto, per immettere eventuali correttivi a sostegno finalizzati ad impedire l’eventualità di “sganciamenti”, infatti la metodologia delle telefonate quotidiane in fascia oraria predefinita, non ha lo scopo di selezionare gli ingressi ma quello di potenziare la determinazione e consolidare la decisione presa. 

Nota: per l’accoglienza dei/delle minorenni è prevista una procedura semplificata e breve.

 

Documenti richiesti per l’accoglienza

Tessera sanitaria; Carta d’identità; Codice fiscale; Analisi sanitarie aggiornate.

 Per coloro che si trovano in condizione di detenzione, è richiesto di tenere regolari contatti di corrispondenza (almeno una lettera per settimana), che consentano di verificare lo spessore della determinazione ad intraprendere un programma di recupero in Comunità e nel contempo di stabilire un contatto, sia pure epistolare, con gli operatori; è anche necessario che da parte dell’interessato/a venga fatta richiesta di almeno un colloquio in carcere.